A Specchia, quest’estate, è stato aperto uno spazio d’arte accolto con grande curiosità e interesse perché portatore di cultura, scambio di vedute e idee.
Lo spazio, intitolato al pittore orientalista Vincenzo Valente originario di Specchia, è diretto dell’On. Antonio Lia”.
L’attività espositiva è iniziata con un’interessante mostra bipersonale, dall’impronta moderna, con Ute Bruno fotografa e Anna Maria Sicilia scultrice.
Fotografie rielaborate e sculture, che indagano il design, hanno dato un panorama della ricerca che fanno le due artiste, espressione d’interpretazione di mondi diversi che vanno avanti di pari passo e, pur nelle differenze, raccontano l’oggi. Nella mostra si è subito coinvolti nelle fotografie, quasi scavate e a volte cancellate in alcune parti per far emergere forte il pensiero dell’artista, che raccontano storie rielaborate con sapienti interventi digitali che però non fanno perdere il senso dello scatto che le ha originate, e la manifesta attenzione che la fotografa dimostra per le culture dei molti paesi visitati, conosciuti e amati. Il percorso espositivo ci coinvolge poi nelle suggestive sculture che si palesano in evoluzioni metalliche che inseguono curve interrotte e piccole figure di donne eleganti che mostrano con grazia le rotondità corporee che la scultrice pare voler esaltare già nel momento in cui sfiora l’argilla per darle la forma avvertita nell’anima già prima d’iniziare.
L’attività dello spazio è proseguita con l’importante mostra del grande maestro Aldo Riso, originario di Specchia, che l’On. Antonio Lia, riconoscendone l’alto valore, insignì quale cittadino onorario. L’artista, in questo tranquillo borgo, trovava humus creativo e la sua tavolozza che lo portavano ad interpretare e raccontare con amore paesaggi naturali ed urbani. La mostra è una sintesi significativa della sua attività pittorica. In questa esposizione sono presenti pregevoli dipinti ad olio e acquerelli che rappresentano con chiarezza gli scorci fonte della sua ispirazione. Nelle opere in mostra i colori, quasi magicamente, raccontano sulle tele o sulle carte ambienti realistici che riescono a descrivere l’animo dell’artista e il Genius dei luoghi che li hanno ispirati.
Aldo Riso di questa terra salentina ha dipinto gli aspetti caratterizzanti facendo conoscere al mondo le particolarità date dal biancore delle costruzioni, dagli azzurri cieli e dai verdi degli ulivi contorti che affondano nella terra rossa e quei climi mediterranei a lui tanto cari. In queste opere emerge l’acquerellista che ha fatto della sua terra la fonte d’ispirazione esaltandone forme e colori sino a coglierne la poesia che li caratterizza. Lui, nella meditazione pittorica, ricrea gli splendori della luce sia con l’olio, ricco di sfumature, che con l’acquerello immediato ed efficace. Ammirando queste sue opere emerge il disegno che descrive skyline e soggetti che lo hanno ispirato.
Noi, visitatori della mostra, abbiamo avvertito gratitudine nei confronti dell’On. Antonio Lia per aver potuto riammirare questo artista che è stato un indiscusso maestro dell’acquerello che ha sempre interpretato senza ripensamenti.
Definito “Pittore della luce” Aldo Riso nel corso della sua attività ha avuto l’attenzione di critici e artisti di rilievo.
Federica Murgia
Specchia settembre 2023